La tosse è un riflesso protettivo che promuove l’espulsione dalle vie aeree di agenti potenzialmente nocivi.
Stimoli di varia natura possono provocarla come l’aria fredda o troppo secca, fumi o agenti irritanti, infezioni delle alte vie respiratorie, farmaci e fattori psicologici.
Dal momento che è un riflesso difensivo, la sua soppressione potrebbe essere inappropriata; per questo, prima del trattamento con antitussivi, è importante capirne le cause e la tipologia.
Tosse secca o non produttiva: priva di espettorazione catarrale, si presenta generalmente stizzosa e solleticante. Non è una malattia ma un sintomo, per cui la terapia coincide con quella della patologia causale o con la rimozione dei fattori scatenanti. Qualora sia necessario sopprimerla per ridurre i fastidi ad essa correlati come affaticamento dei muscoli del torace e irritazione delle vie aeree, si deve ricorrere a farmaci che bloccano l’impulso nervoso a tossire. Tra i sedativi della tosse il destrometorfano, il butamirato e la cloperastina, in commercio come pastiglie e sciroppi.
Tosse grassa o produttiva: accompagnata da presenza di un espettorato denso e viscoso, ha lo scopo di liberare le vie aeree dal muco che, ristagnando nei bronchi, costituisce un buon terreno di coltura per i microbi. Sopprimere lo stimolo è controproducente. È opportuno, invece, cercare di favorire l’espulsione rendendolo le secrezioni più fluide. Si può ricorrere a farmaci espettoranti e mucolitici che aumentano il volume di muco e ne riducono la viscosità.
Una corretta idratazione è l'accorgimento più importante che può essere adottato. L’acqua è il migliore espettorante!