Differenze tra i test COVID

Differenze tra i test COVID

Test COVID-19: sono tutti uguali?

Spesso si fa confusione tra i vari tipi di test ad oggi disponibili per la diagnosi dell’infezione da SARS-CoV-2. Si differenziano per funzione, tempistiche ed affidabilità. 

Vediamo quali sono:

  • Test molecolare (o PCR): eseguito tramite tampone naso/orofaringeo; evidenzia l’eventuale presenza di materiale genetico virale (RNA). L’analisi può essere effettuata solo da laboratori specializzati o presso le postazioni di drive-in. L’esito è disponibile in genere dopo 24-48 ore dal prelievo. Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità ed è richiesto per:
    - rientro in comunità dopo l’isolamento per positività
    - conferma di positività al test antigenico
    - insorgenza di sintomi in un contatto stretto con persona COVID-19 positiva
    - screening di operatori sanitari, soggetti a contatto con persone fragili o ingresso in comunità chiuse e ospedali.
  • Test antigenico o test rapido: ricerca, su tampone naso/orofaringeo o su campione salivare, la presenza di proteine di superficie del virus (antigeni). L'erogazione del test è disponibile presso drive-in, farmacie, ambulatori medici e centri privati abilitati. I tempi di risposta sono molto brevi, circa 15 minuti. Il test rappresenta lo strumento diagnostico di primo livello e risulta tanto più affidabile quanto maggiore è la carica virale.
  • Test sierologico: si basa sull'identificazione degli anticorpi che il sistema immunitario produce in risposta all'infezione virale. Non può essere utilizzato per la diagnosi di infezione in atto poiché l’organismo impiega alcuni giorni per produrre gli anticorpi specifici, che rimangono in circolo anche dopo la guarigione. È eseguito su prelievo venoso o sangue capillare presso laboratori di analisi o farmacie autorizzate. Può essere qualitativo, se determina lo sviluppo o meno di anticorpi al virus, o quantitativo se ne indica anche la quantità.